Bayt Abdullah Children’s Hospice (BACCH)

Leave a comment

October 27, 2014 by Liat

Il Bayt Abdullah Children’s Hospice (BACCH) è l’unico centro di cure palliative in Medio Oriente, e uno dei più grandi al mondo, dedicato esclusivamente a bambini con malattie terminali o limitanti per la vita.

Consegnato da: Valentina Gnocchi e Elena Iakovou

WHEN and WHO

Il 20 aprile 2005 si è svolta la cerimonia di inaugurazione per l’inizio dei lavori, mentre il 18 gennaio 2012 è stato inaugurato formalmente l’ospedale.

Alia Al-Ghunaim è l’architetto che ha sviluppato il progetto su richiesta della Kuwait Association for Children in Hospital (KACCH). Ha collaborato con Marks Barfield Architects (progettisti del London Eye) per quanto riguarda la Kaleidoscope Wheel, il Magic Carpet, il Roof-Top Walkway e la Observation Platform. Si è avvalsa dell’aiuto di NBBJ Architectural and Specialist Interior Designers per la progettazione degli ambienti interni.

WHY?

L’ospedale nasce dal lavoro di un gruppo di volontari ospedalieri guidati da Margaret Al-Sayer. Prende il nome da Abdullah, bambino di 4 anni, di cui si sono occupati negli ultimi mesi della sua vita. Grazie anche al suo coraggio e alla sua determinazione, hanno capito quanto importante fosse l’ambiente per una risposta positiva ai trattamenti e per una migliore qualità della vita. Si sono quindi messi all’opera per raccogliere fondi e commissionare un nuovo tipo di ospedale per questo genere di cure.

L’obiettivo è quello di fornire assistenza medica, consulenza psicologica, spazi e attività per il gioco e spazi per il ritiro e la preghiera. Il BACCH aiuta le famiglie ad affrontare le difficoltà connesse alle malattie dei propri figli in un ambiente accogliente e ospitale.

The Product

Il BACCH è un ospedale specializzato in cure palliative per i bambini. Si trova a Sulaibikhat, in Kuwait.

La struttura esterna comprende elementi che permettono ai bambini di giocare e divertirsi. Sono presenti una grande ruota panoramica colorata (la Kaleidoscope Wheel), una passerella colorata che passa tra gli edifici (il Magic Carpet), un percorso sui tetti degli edifici con parapetti decorati con elementi di fiabe locali che permette di godere il panorama circostante (il Roof-Top Walkway) e un osservatorio dove si possono osservare i fenicotteri attraverso binocoli (la Observation Platform).

Gli spazi interni sono disegnati in modo tale da rendere la vita delle famiglie ospitate il più normali possibile. Sono presenti vari ambienti che permettono di svolgere molte attività: area giochi, pre scuola, biblioteca, palestra, stanza per l’arte ecc… E’ importante da considerare anche la progettazione di luoghi per ospitare le famiglie. Ci sono diverse camere di degenza, ma anche 11 chalet privati in base al grado di privacy che si desidera. All’interno di questi ultimi una palette di colori monocromatici dà serenità, mentre la scelta di colori tendenzialmente caldi rende l’ambiente accogliente e famigliare.

“Le famiglie, i bambini, i dottori – tutti loro vogliono un ambiente normale, così che i bambini non si sentano puniti in alcun modo per la loro malattia.”

Karen Miller, Senior Interior Designer dell’ NBBJ

ABOUT the DESIGN Process

Il progetto è nato dalle esigenze e dall’idea di volontari locali, che lavorando nel campo delle cure palliative per bambini hanno capito cosa sarebbe stato meglio per i loro pazienti. Anche l’architetto è una donna del luogo, che ha deciso di sviluppare la propria tesi in modo tale da rendersi utile per la sua società. Si è poi avvalsa dell’aiuto di studi di architettura e design esterni. Anche la costruzione dell’edificio è stata operata da persone del luogo, così da fornire loro lavoro. Solo parte del processo si è svolta all’estero, in Inghilterra, in Austria e a Dubai, dove sono stati costruiti gli elementi esterni disegnati da Marks Barfield Architects.

WHY IT INSPIRES ME

Questo progetto ci ha colpito particolarmente perchè si tratta di un ospedale interamente progettato in base alle esigenze dei bambini. Tutto ruota intorno a loro per potergli fornire un ambiente sereno e soprattutto normale per poter vivere un’esperienza traumatizzante e stressante. In questo luogo i piccoli pazienti possono passare gli ultimi istanti della loro vita in un luogo meno spaventoso degli ospedali tradizionali. L’obiettivo è quello di rendere un po’ meno dolorosi questi momenti sia a loro che ai loro genitori.

Critical aspects

Non abbiamo rilevato aspetti critici in questo progetto, se non forse il costo che si aggira intorno ai 3,5 milioni di sterline. Tuttavia c’è da dire che sono stati raccolti grazie a una raccolta fondi, e non stanziati da un unico ente. Il processo di design si è svolto quasi interamente in loco. Le cure sono fornite gratuitamente a tutti coloro che rientrano nei criteri di ammissione all’ospedale, che naturalmente escludono discriminazioni per religione, nazionalità o sesso. Inoltre lo staff ospedaliero fornisce anche servizi direttamente a casa dei bambini.

LINK

Sito del BACCH – http://bacch.org/

Sito di Marks Barfield Architects – http://www.marksbarfield.com/#/projects/bayt-abdullah-childrens-hospice/

Sito di NBBJ Architectural and Specialist Interior Designers – http://www.nbbj.com/work/bayt-abdullah-childrens-hospice/

http://bacch.org/support/.

 

Leave a comment

NABA

This course is held at NABA: Nuova Accademia di belle arti www.naba.it by Chiara Gambarana and Liat Rogel

Enter your email address to follow this blog and receive notifications of new posts by email.

Join 35 other subscribers